Esploriamo l'acqua
ALTA MAREA VERDE
Scuola primaria DON MERCANTE
Verona, 27/03/2023
Un altro interessantissimo laboratorio scientifico di Alta Marea Verde si è tenuto oggi 27 Marzo 2023 con gli alunni della classe 2^A della scuola primaria Don Mercante di Verona.
La formatrice del team, vestita con un camice da scienziata, ha condotto i bambini a scoprire, attraverso degli esperimenti scientifici, alcune caratteristiche dell’acqua.
Il primo esperimento riguardava il CICLO DELL’ACQUA. I bimbi lo conoscevano già ma mai prima d’ora l’avevano visto avvenire in un piccolo mondo osservabile da fuori.
Per questo scopo è stata presa una vaschetta e riempita con acqua calda, a rappresentare i nostri mari e l’evaporazione della loro acqua, una ciotolina più piccola è stata poi messa a galleggiare nella vaschetta, a rappresentare un’isola, poi la vaschetta è stata coperta da un foglio di pellicola che rappresentava invece il cielo. Con il tempo cosa è successo? Che l’acqua nella vaschetta (mare) è evaporata e salendo verso l’alto è andata a formare tantissime piccole goccioline sulla pellicola (cielo) che si sono ingrossate raggruppandosi sempre di più fino a che non hanno iniziato a ricadere (pioggia) sia nella ciotola (isola) che nuovamente nella vaschetta.
Dopo circa un’oretta abbiamo potuto appurare che effettivamente sulla nostra isola aveva piovuto! È stata una grande meraviglia osservare da fuori questo fenomeno che ci riguarda direttamente ma di cui spesso non ci rendiamo conto.
Il secondo esperimento voleva dimostrare la CAPILLARITÀ ossia il modo in cui ad esempio le radici degli alberi prelevano acqua e sali minerali dal suolo per farli arrivare su su fino alle sue foglie più alte, sfidando la forza di gravità. I bambini hanno compreso che le radici non succhiano come potremmo fare noi da una cannuccia, ma si servono di un particolare fenomeno fisico, la capillarità appunto, che riesce a far risalire l’acqua attraverso piccolissimi tubicini di cui sono composte le radici.
Lo stesso fenomeno si può osservare ad esempio quando appoggiamo un foglio di carta da cucina su una goccia di liquido.
Per dimostrare questa legge fisica sono stati messi sul tavolo 3 bicchieri, i due laterali sono stati riempiti d’acqua nella quale è stata diluita della tempera colorata, rossa in uno e blu nell’altro, il bicchiere al centro è rimasto vuoto.
A questo punto sono stati presi due tovaglioli di carta, arrotolati su sé stessi, un’estremità è stata inserita nell’acqua colorata, l’altra ripiegata dentro il bicchiere vuoto.
Piano piano i capillari presenti nella fibra dei tovaglioli hanno assorbito le acque colorate e le hanno trasportate all’interno del bicchiere vuoto che si è riempito dunque di un liquido viola, dato dal rosso col blu.
Questo è il modo in cui le piante si nutrono. Affascinante!
Il terzo esperimento riguardava la TENSIONE SUPERFICIALE dell’acqua.
Per far questo un altro bicchiere è stato riempito d’acqua fino all’orlo, e un po’ di più. Sulla sua superficie è stata fatta scivolare con molta delicatezza una graffetta e quasi incredibilmente questa è rimasta sospesa sulla superficie dell’acqua.
La scienziata del nostro team ha spiegato ai bambini che le molecole d’acqua si legano tra di loro a formare una sorta di rete che può sostenere piccoli oggetti o insetti.
Il quarto esperimento ha introdotto ai bambini il PRINCIPIO DI ARCHIMEDE partendo dalla domanda di come faccia una nave a rimanere a galla nonostante il suo enorme peso.
Il Principio di Archimede enuncia che un corpo solido immerso in un liquido subisce una spinta dal basso verso l’alto pari al peso del liquido spostato. Pertanto maggiore sarà la superficie del corpo solido a contatto con il fluido e maggiore sarà la forza esercitata dal fluido per “sostenerlo”.
Possiamo provare questa legge quando siamo al mare o al lago e facciamo il “morto”: con il corpo disteso, e quindi aumentando la superficie a contatto con l’acqua, esso viene tenuto in superficie dalla forza dell’acqua, ma se ci rannicchiassimo, occupando mendo spazio, l’acqua non avrebbe la forza necessaria per sostenerci e affonderemmo.
Al termine di questi coinvolgenti esperimenti la nostra scienziata ha invitato i bambini a produrre dei disegni sulle attività del laboratorio o sull’importanza di non sprecare e inquinare l’acqua. Tutti i disegni sono poi stati raccolti e incollati su un grande librone fatto con cartone riciclato da tenere in classe, mostrare e consultare.
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